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“Flexare”, “Cringe”, “Droppare”. Avete mai sentito questi termini?
È lo slang giovanile che si è diffuso nell’ultimo periodo tra le nuove generazioni. Un modo di comunicare tutto nuovo, incomprensibile agli adulti. Il Corriere della Sera ha svolto una vera e propria indagine sulle parole più usate dai ragazzi fra i 14 e i 16 anni e il significato che si nasconde dietro questa terminologia. Per comprenderli meglio abbiamo coinvolto la nuova stagista 16enne Chiara per farceli spiegare. “Flexare” vuol dire ostentare o vantarsi di qualcosa, “snitchare” fare la spia, “essere nel prime” essere al top mentre “g” è un nuovo modo di dire bro o fra. Un vero e proprio linguaggio. Alla fine anche le generazioni del passato avevano il proprio slang. È un modo per i giovani per chiudersi nel proprio lessico e non permettere ai cosiddetti boomerang di capire.
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